Titolo: Abbiamo sempre vissuto nel castello

Autrice: Shirley Jackson

Casa Editrice: Adelphi

Genere: Romanzo gotico

Formato: Rilegato – eBook

Pagine: 182

Recensione

Buonasera booklovers,

nel romanzo Abbiamo sempre vissuto nel castello, edito Adelphi, Shirley Jackson ci racconta la storia di due sorelle che vivono rintanate, in isolamento volontario, nella loro villa, dopo che un incidente ha causato la morte di tutta la loro famiglia, e si occupano dell’anziano zio, anche lui sopravvissuto a quel “terribile” giorno.
L’intero paese ritiene responsabile di questo incidente Constance, la sorella maggiore, e per questo motivo le due ragazze non hanno amici, se non poche persone che ogni tanto le passano a trovare, sempre con molta fretta, quasi fosse un dovere.
Alcune cose iniziano a cambiare nella loro vita con l’arrivo di un cugino che vuole prendere le redini della famiglia.
Le dinamiche psicologiche che scaturiscono da questa situazione arrivano ad essere surreali e patologiche.

Abbiamo sempre vissuto nel castello è un romanzo gotico con aspetti noir.
L’inizio del romanzo non mi ha particolarmente entusiasmato. Il ritmo è incostante ed estremamente lento in alcuni punti della storia, per raggiungere solo un momento clou durante tutta la narrazione.
Non mi è piaciuto che il particolare della storia, posto alla fine del romanzo come un forte colpo di scena, si possa intuire sin dall’inizio. Il lettore attento, infatti, non si lascerà sfuggire un palese riferimento nella prima parte.
Mi aspettavo qualcosa di meno prevedibile da questa scrittrice.
Ho invece apprezzato molto le scelte lessicali, l’ambientazione gotica del romanzo e la descrizione, estremamente minuziosa, dei paesaggi e della villa in cui si svolge l’intera vicenda.
Non ho amato nessuno dei personaggi, che non sono riusciti ad appassionarmi. Non mi ha appassionato particolarmente nemmeno la trama che ho trovato carente in più punti.

Abbiamo sempre vissuto nel castello è un romanzo che non mi ha lasciato un segno.  Leggendolo, ho provato solo a tratti angoscia, alternata a noia, un’angoscia che mi ha quasi infastidito, perché fine a se stessa, non trovando mai il suo sfogo in emozioni di gioia o sofferenza.

Marilena’s Journal

2 Comments

    • Non ho visto il film, però ho capito di quale parli.
      Per me questo libro è stata davvero una delusione. Mi aspettavo molto di più da un’autrice di cui leggo sempre ottime recensioni.

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