Titolo: Canary Wharf. Il mio posto preferito

Autrice: Claudia Pezone

Casa Editrice: Self publishing

Genere: Narrativa

Pagine: 286

Formato: eBook / Cartaceo

Sinossi ufficiale: 

Cat e’ una ragazza allegra, solare e libera come l’aria, in grado di conquistare chiunque la circondi eppure nasconde un grande dolore. Quando il suo fidanzato le spezza il cuore, Cat decide di raggiungere Londra e il suo amico Daniel, anche se significa lasciare Max, l’amico musicista, affascinante e testa calda. durante i primi giorni nella capitale inglese, Cat tornera’ a respirare, capendo meglio se stessa, ma tutto verra’ messo in discussione quando si imbatte in un ragazzo schivo, taciturno. Inizialmente si odieranno, troppo diversi in tutto, ma con il tempo niente sara’ come prima: quando Liam sentira’ Cat cantare, tutto cambiera’. Toccherà, allora, a Liam farsi scoprire ma soprattutto capire quale grande sofferenza nasconda Cat, e lo fara’ attraverso gli occhi e i racconti di Daniel. La sua vita sarà sconvolta da ritorni inaspettati e strane sorprese.
Una grande storia di amicizia, legami profondi, amore , viaggi e tanta musica.
Cat vi trascinerà letteralmente nel suo mondo. Alla fine i suoi amici diventeranno i vostri amici e la sua storia sarà la vostra storia.

 

Recensione

Per questo appuntamento con la rubrica #ScrittoriEmergenti ho recensito Canary Wharf – Il mio posto preferito, il primo romanzo dell’autrice Claudia Pezone.

Canary Wharf è emozionante, sincero e fortemente introspettivo.

E’ la storia di Cat, una ragazza che si porta dentro grandi demoni da sconfiggere, dovuti alla vita che le ha tolto tanto, ma allo stesso tempo le ha regalato l’amicizia vera e sincera dei suoi due angeli custodi, Max e Daniel, che per Cat diventano una seconda famiglia, quella che si è scelta lei stessa. Cat appena arrivata a Londra, riconosce immediatamente in Canary Wharf, il suo “posto preferito”, il posto che la fa sentire al sicuro e dove riesce sempre in qualche modo a trovare la serenità.

A Canary Wharf, zona di Londra in cui si svolge gran parte della vicenda, Cat si scontrerà con se stessa e dovrà finalmente smettere di fuggire dalle  paturnie del suo passato. Incontrerà l’amore incondizionato in più di una delle sue forme, l’amore per Liam, quello dei suoi amici, e in un certo senso anche l’amore paterno. In questo piccolo angolo di paradiso, il bene vince sul male e la cattiveria non è contemplata. Claudia Pezone ci racconta sentimenti puri che non conoscono secondi fini. L’amicizia profonda e sincera che lega i personaggi di questo romanzo, mi ha sinceramente commosso.

Nonostante l’autrice in più punti tratti anche argomenti forti, spesso tragici, lo riesce a fare con delicatezza. Tocca infatti con molto tatto argomenti importanti come l’omosessualità e il suicidio.

Le poche scene di sesso che sono descritte nel romanzo non risultano mai volgari, ma contengono molta tensione sessuale e desiderio, che la scrittrice riesce a trasmettere al lettore attraverso un ritmo altamente frenetico della scena.

Canary Wharf è un romanzo fresco  e delicato, ma allo stesso tempo forte e deciso!

Lo stile di scrittura di Claudia Pezone è pulito e scorrevole. Accompagna il lettore nella storia in maniera molto chiara e graduale, permettendogli di conoscere piano piano i personaggi e le loro storie attuali e pregresse, destando spesso la sua curiosità.

Le ambientazioni sono bellissime e descritte molto bene. Mi sono trovata immersa in meravigliosi e suggestivi tramonti su un lago che mi ricorda la mia infanzia e che mi hanno lasciato, alla fine del romanzo, con le lacrime agli occhi.

 

Quattro chiacchiere con l’autrice…

 

Sin dalle prime righe del romanzo, Cat sostiene con se stessa, con la sua famiglia e con i suoi amici di voler scappare a Londra a causa di un evento accaduto pochi giorni prima, che riguarda il suo ex fidanzato.

In realtà credo che Cat non abbia mai smesso di scappare da se stessa e dal suo passato. E’ così?

Sì,  Cat sta scappando da se stessa. Il tradimento subito è solo una goccia che fa traboccare un vaso che poi scoprirete essere fin troppo pieno. Non crede più in nulla e la fuga le sembra essere la cosa migliore in quel momento. Cat vuole essere una persona nuova ma capirà che dovrà affrontare tutto ciò che riguardava la vecchia Cat e tutti i suoi demoni.

 

Nel “mondo di Cat” hanno un ruolo fondamentale i suoi amici, che rappresentano un po’ la famiglia che lei stessa si è scelta… Sono tutti uomini e anche a Londra Cat i legami più forti li crea con persone di sesso maschile. Come mai questa propensione?

Ho voluto mostrare quanto possa essere forte la dimensione dell’amicizia tra uomo e donna. Quanto possa essere vera e altrettanto profonda rispetto a quella tra due vecchie amiche. Credo molto in questo ed era giusto mostrarlo.

 

In qualche modo Max più di Daniel sembra vada a colmare il vuoto che si è creato nella vita di Cat.

Come descriveresti il rapporto affettivo tra Max e Cat e quelo tra Daniel e Cat? In cosa esattamente si differenziano?

Daniel è fondamentale per Cat. Lui la tiene viva. La fa ballare, la stuzzica e la fa innervosire. Max la ama come un fratello. Lui conosce la sua anima e sa come farla rinascere. Max la protegge, Daniel la tiene sotto controllo ma lei non potrebbe fare a meno di nessuno dei due, proprio perché così diversi tra loro. Credo che ognuno di noi sia come un prisma. Di fronte ad ogni persona si illumina una parte diversa di noi. Cat torna bambina insieme a Daniel, ride, gioca, si diverte e litiga con lui. Con Max è spensierata e tiene viva la sua parte artistica. Nessuno esclude l’altro e lei non sarebbe la stessa senza di loro.

 

In cosa Cat ti rispecchia e in cosa invece è distante da tuo modo di essere?

Chi mi conosce mi riconosce subito in Cat. Credo che siamo davvero molto simili. Sicuramente abbiamo la stessa anima . Entrambe non ci facciamo mettere i piedi in testa e se vogliamo volare via lo facciamo e basta. Amiamo cantare e ballare e abbiamo un grande amore per gli amici veri ma a Cat ho dato maggiore insicurezza e fragilità.  Per assurdo, direi che Cat sembrerebbe più umana di me.

 

Tre aggettivi con cui descriveresti il tuo libro…

Profondo. Esilarante. Magico.

 

Cat è una ragazza ansiosa, maniaca del controllo e una grande “programmatrice”, all’improvviso fa un colpo di testa e decide di cambiare vita scappando da Roma dove vive, e rifugiandosi a Londra. Una persona con queste caratteristiche avrebbe bisogno di più di tre giorni per mettere in atto questa scelta. Credi che questo sia il primo sintomo del cambiamento che sta avvenendo in Cat? Quando  inizia davvero il suo nuovo percorso interiore? Quando decide di partire, o arrivata a Londra e incontrando Liam?

Credo che il vero cambiamento in Cat non accada mai. Cat torna ad essere semplicemente se stessa. Lei non cambia. Si ritrova. Il punto era che non stava vivendo davvero la vita che le spettava. Commette l’errore di credere di voler essere un’altra ma quello che doveva essere un cambiamento, in realtà si rivelerà un incontro con tutto ciò che non avrebbe voluto affrontare.  Si può solo credere di scappare da se stessi ma ciò che siamo davvero si ripresentera’ a noi. In qualunque parte del mondo. Perfino la protezione dei suoi amici non le servirà.  Liam sarà fondamentale proprio perché non conosce il suo passato ma sente la sua natura e grazie a Liam verrà fuori ciò che lei voleva seppellire. Lui non la protegge. La sfida e tira fuori ciò che è davvero.

 

 Se Canary Wharf diventasse una produzione cinematografica, quale  cast avresti in mente?

Nel trailer mi sono divertita con Zoey Dischannel. La vedo molto simile a Cat ma non ho in mente dei personaggi precisi. Dovrei assistere al casting e sentire dentro di me che chi ho di fronte potrebbe essere lui o lei. Il film è davvero un sogno troppo grande!

 

Ci puoi rivelare se qualche episodio di questa storia è tratto dalla vita reale?

Domanda scottante. Beh, sicuramente ci sono i luoghi che ho davvero vissuto e i personaggi principali hanno caratteristiche di persone che realmente conosco. L’episodio del suicidio e della confessione al Coming Out sono accaduti esattamente come li ho descritti.  Nel momento in cui avvenne, sapevo e sentivo che non era casuale e che lo avrei ricordato per sempre.

 

C’è uno scrittore che ritieni particolarmente importante per la tua formazione, e a cui ti ispiri?

Adoro Charlotte Bronte ma amo lo stile di Zafon. Scorrevole e accattivante. Non mi ispiro a nessuno in particolare.  Ciò che volevo era che il lettore entrasse immediatamente nella storia e che non volesse mai chiudere il libro.  Non è un caso se vi troverete in pieno attacco d’ansia con Cat che sta per rotolare dal terzo piano!

 

Ci parli dei tuoi progetti per il futuro? Ci sarà un seguito per i nostri protagonisti?

Credo che scriverò un seguito di Canary Wharf. I lettori lo hanno chiesto quando erano ancora a metà della storia. Vorrei sviluppare meglio il personaggio di Max e dare uno slancio a Daniel. Ho già molte idee!

 

 Un’ultima domanda che vorrei farti è… “Che canzone sei in questo momento della tua vita Claudia?”

Non saprei che canzone sono oggi. Forse Valerie di Amy Winehouse ma sento che in generale  poterti rispondere come Cat: Mi sento una colonna sonora!

 

 Come sempre…  faccio un enorme In bocca al lupo a Claudia!!!

Marilena’s J.

 

 

5 Comments

  1. Bello! Dopo aver letto la tua recensione ho letto questo romanzo e mi ha ricordato un po’ lo stile di Federico Moccia!!

    • In effetti è vero…in alcune situazioni ed ambientazioni, anche io li trovo somiglianti ….

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