Buonasera cari lettori,

oggi un nuovo appuntamento con la rubrica #TheWords – Le parole mai dette.
Vi racconterò tramite una lettera carica di parole mai dette, di un amore inappagato, un amore “romantico”, mai davvero finito, perché mai davvero vissuto fino all’ultima goccia, quella che ti fa dire basta, quella che se non cade, si trasformerà nella lacrima che per sempre ti righerà il viso pensando a quell’amore incompleto.

Lauren Skirvin sull’ Elite Daily scrive di un purgatorio dell’amore “È un luogo fatto così: tu sai bene chi è l’amore della tua vita, ma voi non state più insieme. Magari siete usciti per un po’, forse avete avuto una vera relazione, oppure non siete mai stati ufficialmente insieme. Ma il filo che vi lega è così robusto, così vero, così magnetico che la vita vi catapulta sempre, continuamente indietro. Il fatto è che la vostra storia non ha mai raggiunto il suo potenziale. Così ci rimanete impigliati, non finisce mai. (…) Ci si incontrerà una seconda volta. Per forza, come nei film. Nel frattempo, sarà solo una sfiancante attesa, un purgatorio di malinconia e distrazioni.”

Non passa giorno in cui il pensiero di quella persona non ti sfiori in qualche modo, ascoltando una canzone, passando per una strada, guardando una foto, o incontrando un amico in comune. Il tempo passa, ti illudi che altre persone colmeranno quel vuoto, ma quella stanza nel tuo cuore rimarrà disabitata per anni, perché un nuovo amore non sarà mai lui! Un eterno limbo ti avvolgerà e conserverà il ricordo di quell’amore inappagato per sempre.

Chiamerò, come sempre, i protagonisti di questa lettera con nomi tratti da un romanzo che in qualche modo ne ricordi  un aspetto del carattere. L’amore inappagato, quello che le circostanze della vita hanno ostacolato, mi fa pensare all’amore tra Edmond Dantes e Mercedes. E chi si può considerare più enigmatico e misterioso del mio amato Conte di Montecristo?

Caro Edmond,

Le parole che non ti ho detto e che forse non ti dirò mai.
Ti voglio più che bene, provo qualcosa di forte per te, da sempre, e credo tu lo sappia, inutile negarlo, fingere, dissimulare, non ti ho mai visto solo come un amico, mai.
Sin dai tempi della scuola e tutte le volte che ci siamo riavvicinati negli anni si è sempre risvegliato in me qualcosa, poi la vita o le circostanze ci allontanavano e questo qualcosa si sopiva, o più semplicemente io per svariate ragioni lo accantonavo e mettevo da parte.
Non riesco ad ascoltare di te che racconti di aver conosciuto una tipa in un locale e a non esserne gelosa, non riesco a fare l’amica disinteressata, non riesco a vederti più come se niente fosse, come se non provassi quello che provo. Vorrei vederti sempre e vorrei sapere tante cose di te, vorrei che condividessimo molto di più, vorrei, vorrei …
Ti sogno spesso, ci sogno a ridere, a scherzare, a fare cose insieme, abbracciati e avvolti da mille carezze. Non ti sto dicendo questo perché voglio qualcosa da te, ma semplicemente perché tu sappia cosa provo … non dire nulla, non devi, io scrivo perché dentro ho troppo amore per non buttarlo fuori, per non esprimerlo in qualche modo che mi è perlomeno lecito … so che forse tu non provi le stesse cose per me, che non ti piaccio abbastanza, ed è per questo che forse devo allontanarmi, perché io voglio di più di quello che vuoi tu …
Quello che provo per te non posso più tenerlo dentro, anche perché esiste da sempre e credo che non passerà mai veramente.
Non so nulla, o comunque sempre troppo poco di te, se ti sta bene la tua vita, se ti piace essere te, se vuoi di più o ti accontenti, ma so che hai qualcosa di importante e lo sento se mi stai vicino anche per poco, che mi fa stare bene e potrebbe rendermi migliore. E non so se è lo stesso per te ma lo vorrei tanto.
Sento come se ci fosse qualcosa di incompiuto fra di noi, come se non ci fossimo mai esplorati veramente, mai tentati di capire, come se un desiderio non si fosse mai realizzato, come se avessimo sempre sbagliato i tempi per avvicinarci ogni volta, come se fossimo due pezzi di una stessa stella divisa a metà agli inizi del mondo e che, quando si riavvicinano, attratti l’una dall’altro, tra gli infiniti spazi e tempi dell’universo a cui appartengono, non trovano mai l’incastro giusto, ma, imperterriti, ogni volta si riavvicinano e continuano a provarci, nella speranza che forse, prima o poi, o in un’altra vita chissà, vadano a combaciare, ritornino ad essere uno.
So benissimo di non essere nella posizione di scriverti queste cose, ma non posso evitare di dirti quello che sento, non sarei io se non lo facessi.
Non voglio fare strategie, io non sono così, una che calcola queste cose, sono invincibilmente fragile e imperfetta, un ammasso di insicurezze e difetti tra i quali forse c’è anche quello di essere fin troppo trasparente. Prendila come uno sfogo, come i farfugliamenti di una pazza, o per quello che è, una dichiarazione di sentimenti e un mio aprirmi anche da amica, per onestà, perché nonostante tutto mi ci sento e mi lega a te un profondo affetto che va al di là dell’attrazione e della passione che posso avere per te, ma sappi che non voglio nulla da te.
Spero tu possa capirmi e comunque anche se non lo fai non importa, anzi, se mi capissero tutti nella vita ne sarei tremendamente offesa… sarebbe troppo facile e scontato così, e a me le cose facili e scontate non piacciono. È per questo che tu mi piaci. Non sei un libro aperto, sei una delle persone più inafferrabili e misteriose che io conosca ma, di contro, estremamente semplice e alla mano, un compagnone che ti storpia il nome e te lo allunga perché è troppo piccolo, con gli occhi che sorridono e la voce a trombone.
Non sarò io a chiederti di essere diverso da quello che sei, perché quando vuoi bene a qualcuno come ne voglio io a te, non gli chiedi di cambiare in base ai tuoi capricci, perché ti piace per quello che è, col buio e la luce, col rumore e la musica, con la forza e la fragilità.
Quando io ti guardo e mi accorgo che mi stavi già guardando e distolgo lo sguardo per timidezza, oppure rido o sorrido e tu ridi o sorridi con me, è così che bisognerebbe innamorarsi, è così che io mi sono innamorata di te.

Mercedes

 

A presto,
Marilena’s Journal

 

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