Titolo: Jane Eyre

Autore: Charlotte Brontë

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Romanzo di formazione

Pagine: 410

Jane Eyre di Charlotte Brontë, nell’edizione Newton Compton Editori, è il romanzo della rubrica Libri e tè di questo mese. Marzo, si sa, è il mese dedicato alle donne; sono innumerevoli le iniziative che da anni, in tutto il mondo, sono organizzate in questo periodo dell’anno. Anche in ambito letterario si cerca di dare ampio spazio alle donne autrici e, soprattutto, alle donne protagoniste leggendo le loro storie. Jane Eyre, la protagonista di questo romanzo di formazione della letteratura inglese, si presta in maniera particolare a celebrare la forza femminile.

Già alla prima lettura, l’opera di Charlotte Brontë si conferma un classico senza tempo la cui protagonista affascina per intelligenza, schiettezza e dedizione al prossimo. Rimasta orfana dei genitori, alla morte dello zio a cui è affidata, Jane perde l’ultima persona che sia davvero in grado di volerle bene. A dieci anni viene mandata dalla zia, con lei per niente amorevole, in un istituto di Carità, dove resta per diversi anni, dapprima come allieva, poi come insegnante.

“Aspiravo alla libertà, anelavo la libertà, e pronunciai una preghiera per ottenere la libertà; mi sembrò che fosse dispersa dal debole soffio del vento.”

Desiderosa di indipendenza, Jane trova lavoro come istitutrice e nella stessa casa incontra Mr. Rochester e con lui conosce l’amore. L’amore appassionato, travolgente, ricambiato. Ma c’è un mistero celato oltre una porta che presto viene svelato e Jane si trova nuovamente sola. Con forza affronta tutto e si rivela un’eroina dall’innata capacità di adattarsi alle situazioni più difficili, di fronte alle quali si reinventa e le supera.

“In genere si crede che le donne siano molto quiete. Le donne invece provano gli stessi sentimenti degli uomini. Hanno bisogno di esercitare le loro facoltà, e di provare le loro capacità come i loro fratelli; soffrono come gli uomini dei freni e dell’inattività, e fa parte della mentalità ristretta dei loro compagni più fortunati il dire che si devono limitare a cucinare e a far la calza, a suonare il piano e far ricami.”

Una lettura lenta, piacevole, calda e dolce. Calda e semplice come una tazza di tè English breakfast ( il tè per eccellenza, omaggio alle origini dell’autrice ), dolce come un cucchiaino di miele da sciogliervi dentro. Una pausa da concedersi per distrarsi dalle tensioni e dai pensieri immancabili in un periodo storico come quello che attualmente viviamo. Mettiamo sul fuoco il bollitore, ascoltiamo della buona musica, accendiamo un camino o accomodiamoci in poltrona a leggere, magari un classico. Restiamo a casa adesso, pronti ad esplorare il mondo e vivere liberi domani.

Jane Eyre, forte nonostante il suo corpo esile, ha ottenuto la sua pace domestica, il matrimonio, la sua famiglia nonostante non fosse ricca, né bella. Perciò siamo ottimisti, guardiamo avanti, prendiamoci cura di noi e degli altri, attendiamo come lei il nostro lieto fine.

Valentina

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