Nuova serie Originale Netflix in sette episodi (in catalogo dal 12 maggio) “Chiamatemi Anna”, dedicata ad “Anna dai capelli rossi”, tratta dal celebre romanzo di Lucy Maud Montgomery, mia adorata lettura adolescenziale.

La storia, ambientata nell’800, parla di una tredicenne, Anna, orfana, ragazzina dai capelli rossi, lentigginosa, ossuta e saputella che dopo alcuni tentativi falliti di affidamento, a famiglie che fondamentalmente la sfruttavano come serva, approda per errore alla famiglia Cuthbert, formata da un fratello, Matthew e una sorella, Marilla. Molto paterno il primo, molto ostica inizialmente la seconda, entrambi vivono in una fattoria nella Nuova Scozia, chiamata Green Gables (ossia Verdi Abbaini).

Chiamatemi Anna

Inizialmente le cose sembrano precipitare anche lì, ma poi una serie di avvenimenti fa sì che Anna sia ben accetta e accolta finalmente come “figlia” dai due anziani fratelli.

Il carattere apparentemente fragile di Anna, vittima sia di famiglie che cercavano di sopraffarla, sia di bullismo da parte dei suoi coetanei, si forgia grazie a queste sgradevoli vicissitudini, rendendola sempre più forte e pronta ad affrontare la vita.

Questa storia, più che la vita di una ragazzina, con le sue lacrime e le sue sconfitte adolescenziali, è un manuale di sopravvivenza ai duri colpi che la vita infligge e insegna il modo di scansarli o incassarli nel modo meno doloroso in modo da lasciare meno cicatrici possibili.

Chiamatemi Anna

Insegna inoltre quanto sia importante la famiglia per la formazione di un bambino, che deve servire da paracadute; famiglia non intesa necessariamente nel senso tradizionale del termine, infatti la famiglia Cuthbert è formata da un fratello e una sorella, ciò a dimostrare che per crescere un bambino, secondo i giusti valori, è fondamentale solo l’amore inteso come dedizione, accoglienza e comprensione.

La frase che racchiude tutta la dolorosa infanzia di Anna è “Preferisco più immaginare che ricordare”, affermazione che stigmatizza il dolore del vissuto e la speranza di un futuro migliore. Si, perché nonostante tutto, Anna conserva la freschezza e la positività della sua giovane età e ci insegna a cercare sempre uno spiraglio di luce nel buio e a non arrendersi mai.

Consigliatissimo per il contenuto istruttivo, per ammirare i meravigliosi paesaggi della Nuova Scozia grazie ad una bellissima fotografia e perché in fondo commuoversi a volte ci fa sentire persone migliori.

Chiamatemi Anna

Marilena’s J.

2 Comments

Write A Comment