Titolo: Il taglio freddo della luna

Autrice: Piera Carlomagno

Casa editrice: Solferino

Genere: Noir

Pagine: 352

 

“…Hai tirato fuori il mio dolore, come in una seduta psicoterapeutica, il mio essere figlia di lunghi scialli neri e vittima dei fulmini, perché il sole mi serve per stare calma e la notte per uscire allo scoperto; io che conosco ogni tipo di morte e pianto, che ho sputato fiele e ho ricominciato, che mi sono caricata come i somari, perché è dalla terra che vengo e chissà se qualcuno ci sarà a riaccompagnarmici, non ti permetterò di continuare ad attraversarmi con la tua indifferenza.”

 

Il taglio freddo della luna di Piera Carlomagno, è un romanzo noir con pennellate di giallo, un omicidio, una scomparsa, un mistero che trova la luce dopo anni.

Basilicata, Costa ionica 2021.
La famiglia Cortese, antica dinastia di latifondisti lucani,   oggi noti imprenditori di zona, attende insieme alla matriarca Marina, l’arrivo di tutti i membri del clan per il tradizionale pranzo di fine estate, intanto non lontano si apre un’insolita scena del crimine.

Un uomo, Vittorio Ambroselli, viene trovato ucciso nella vasca bagno con in testa un turbante bianco e l’immaginazione va subito al celebre dipinto di Jacques Luis David,  raffigurante l’omicidio del politico francese Marat nel 1793. Ad avere immediatamente l’intuizione è proprio Viola Guarino, medico legale, esperta di scena del crimine.

Viola è una giovane donna che porta con sé i fantasmi del suo passato.

Così come la stessa Carlomagno ci racconta, i ricordi dei morti infestano la vita dei vivi, così come i fantasmi infestano le case. La condanna del ricordo, fa sì che mai i vivi saranno liberi.

Viola ha un rapporto particolare con la morte. Sua nonna Mariarit, con la quale è cresciuta, era una lamentatrice, piangeva i morti ai loro funerali dietro compenso economico.

Viola per anni era stata additata come “strega” a causa del lavoro di Mariarit, ma crescendo ha  voluto restituire una sorta di istituzionalità al suo rapporto con i morti, diventando medico legale.

Viola è una donna forgiata dalla solitudine e dall’abbandono, una donna che non perdona le porte chiuse in faccia, i rifiuti e l’indifferenza. Una protagonista che mi ha rapita con la sua forza, ma allo stesso tempo stesa con la sua fragilità.

Il taglio freddo della luna è un romanzo a tinte forti. La prosa di Carlomagno è decisamente alta e particolarmente ricercata, ricca di minuziosi particolari che creano il quadro d’insieme.

L’autrice ci porta per mano alla scoperta di luoghi spesso dimenticati, di misteri a tinte noir, seppelliti da anni.

La cronaca si mescola alla fiction per creare un dipinto vivo della realtà che vige ancora oggi in Basilicata.

Il libro è ricco di contenuti, ma il suo punto forte è innegabilmente la prosa estremamente seducente e vibrante.

Buona lettura.

M.

 

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