Titolo: La ragazza con l’orecchino di perla

Autrice: Tracy Chevalier

Casa editrice: Neri Pozza

Genere: Romanzo storico

Pagine: 237

«Scrivo di donne ordinarie del passato, che compiono piccoli atti di ribellione che costituiscono poi una rivoluzione.»

Tracy Chevalier

 

Delft , Olanda 1664, Griet una ragazza di 16 anni, cresciuta in una famiglia protestante, non ricca, ma che fino a quel momento ha permesso a lei e ai suoi fratelli una vita abbastanza serena e decorosa, si trova costretta ad andare a servizio a casa del celebre pittore Vermeer e sua moglie Katharina, a causa di un incidente che ha portato suo padre, rinomato decoratore di piastrelle alla cecità e ridotto i genitori di Griet in rovina.

Nel quartiere dei papisti, dove abita la famiglia Vermeer, la realtà è totalmente diversa dalla vita a cui era abituata la giovane, che si troverà a scontrarsi inizialmente con persone e abitudini che la destabilizzeranno, fino però a trovare un suo equilibrio e a scoprire attraverso l’arte creata dal padrone di casa, colori meravigliosi e nuove passioni. Griet diventerà infatti l’aiutante di Vermeer, instaurando con il pittore un rapporto molto intimo e di fiducia.

Terzo romanzo, terza variante di una stessa penna. È incredibile la versatilità di Tracy Chevalier che ancora risulta mai uguale a se stessa e su tre romanzi letti della stessa autrice questa cosa non mi era mai capitata.

La ragazza con l’orecchino di perla è un romanzo storico misto a romanzo di formazione. Un genere che prediligo. Quindi sono nella mia comfort zone.

La storia ben tracciata e ricca, molto ricca di particolari “visivi”, che sto notando è un po’ il punto forte della Chevalier, mi ha rapita dalle prime pagine e incantata.
È stato come leggere una poesia guardando allo stesso tempo un dipinto.

Uno dei personaggi che ho preferito è stata Maria Thins, madre di Katharina, donna forte e di polso, dalla mentalità molto realista e che cerca di mantenere l’equilibrio in famiglia.

Il romanzo è diviso in quattro capitoli, la cui lunghezza non ha pesato sulla lettura, data la grande scorrevolezza del linguaggio sempre delicato e musicale.

Nelle prossime righe una delle scene a mio parere più toccanti del romanzo.
Piccolo SPOILER che ci tengo a raccontare, che però si riferisce al primo capitolo e non svela assolutamente nulla sul finale

Griet, mi piace, ma la vera empatia l’ho iniziata a provare quando la sua sorellina si ammala di peste, non mi aspettavo questo colpo di scena così triste, mi ha colpito tantissimo, ovviamente complice il nostro momento storico. Anche perché lei non può vederla e il loro ultimo incontro sarà ricco di fraintendimenti. È un punto del romanzo che mi ha particolarmente commosso e colpito allo stomaco.

Vi consiglio di integrare la lettura del romanzo con l’ascolto dell’audiolibro Emons edizioni, letto da Isabella Ragonese, che ho apprezzato moltissimo, grazie
alla bellissima interpretazione vocale dell’attrice.

Consigliato? Penso sia quasi superfluo dire: assolutamente si!
Buona lettura.

Marilena

 

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