Titolo: La ragazza del passato

Autrice: Amy Gentry

Editore: Garzanti

Genere: Thriller

Formato: Rilegato/eBook

Pagine: 239

Recensione

La ragazza del passato, il  thriller della scrittrice Amy Gentry  , edito da Garzanti,  racconta la storia di una famiglia che, in una notte qualunque, rimane vittima di una delle peggiori tragedie che si possano mai immaginare, la loro bambina, quasi adolescente, la loro Julie, viene rapita e portata via da casa sotto gli occhi della sorella minore, inerme e paralizzata dalla paura.

In una notte qualunque, la vita della famiglia Whitaker, di Anna e Tom, genitori di Julie, ma anche della sorella Jane, va in frantumi. Gli equilibri si alterano ed ognuno di loro reagisce a modo proprio a questa enorme tragedia, fino al giorno in cui, nove anni più tardi, sono tutti e tre riuniti in cucina accingendosi a cenare e alla porta della loro casa compare una ragazza, una giovane donna, che sembra a tutti essere Julie. Ma quanto può essere difficile accettare l’idea che Julie sia ancora viva e che forse si erano arresi troppo presto?
E’ davvero la “loro bambina” quella ragazza? Quella ragazza così simile, ma allo stesso tempo così diversa da Julie nasconde un passato oscuro, che non coincide con le deposizioni che rilascia alla polizia.
Sarà un investigatore privato a dare voce ai dubbi inconsci di Anna, che osserva sua figlia e non riconosce “la sua bambina”.

La ragazza del passato analizza i rapporti familiari tra i personaggi, su più livelli.
Viene affrontato durante il racconto, il difficile rapporto tra Anna e Jane, schiacciata dai sensi di colpa per non aver chiamato i genitori la notte del rapimento di Julie, rimasta paralizzata dalla paura per ore in un armadio senza muovere un muscolo, e aver permesso ad uno sconosciuto di portare via sua sorella.
Il rapporto tra marito e moglie. Tom e Anna, dopo quella notte, si sono allontanati, ognuno chiuso nel suo dolore e vivendo in solitudine le proprie reazioni al trauma.
E Julie? Cosa ha vissuto davvero Julie quella notte? E dopo?
Tante domande si susseguono…
La ragazza che fa colazione in cucina e che dorme nella stanza accanto alla loro, è davvero la figlia che potrà restituire a questa famiglia la serenità perduta nove anni prima?

Quando scrivo una recensione, non mi limito a leggere un libro e darne la mia opinione. Leggo una storia, lo scorrere delle parole, cerco di entrare nell’anima dei personaggi e dello scrittore che mentre scriveva esprimeva se stesso nel profondo.

Beh! Analizzare questo libro nel profondo e tutte le sue sfaccettature, è stato abbastanza difficile.

Fino alla pagina 150 sembra quasi che La ragazza del passato si limiti a raccontare una storia fitta di personaggi, o meglio… tante storie… storie di ragazze diverse…. O di una sola?

Tante descrizioni, tanti racconti, che possono sembrare al lettore disposti in maniera casuale. Salti temporali non sequenziali, flashback improvvisi che interrompono la storia di fondo senza un apparente filo logico, voli pindarici e collegamenti che potrebbero sembrare non troppo chiari.
Ma poi finalmente arriva la chiave di lettura, espressa con chiarezza dalla scrittrice.

A mio parere se queste quattro righe, che non svelano assolutamente il finale, ma solo con quali occhi leggere la storia, che io ho interpretato come la mia chiave di lettura del romanzo, fossero state scritte all’inizio della storia, il lettore avrebbe potuto interpretare meglio le scelte temporali della scrittrice, e godersi in maniera più profonda questo thriller sin dalle prime pagine.
Ecco la mia chiave di lettura….

“E se non c’è un prima, allora non c’è nemmeno un ordine preciso secondo cui raccontare la storia, così come non c’è motivo di cominciare da un punto in particolare.”

 

Buona lettura…
Marilena’s J.

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