Titolo: L’artiglio del tempo
Autrice: Anna Vera Viva
Casa editrice: Garzanti
Genere: Giallo
Pagine: 285
“Se ne andò soddisfatto, ma inquieto. Nella sua lotta per la giustizia tendeva a perdere di vista i confini entro i quali si era, o meno, dalla parte della giustizia. Forse stava diventando un delinquente.”
Napoli, Rione Sanità.
Il corpo di un uomo novantenne riverso a terra, tutto fa pensare ad una mo*rte per cause naturali, il corpo appartiene a Samuele Serravalle, ebreo deportato e salvatosi per per pura casualità.
Sul suo braccio sono incisi numeri del lager di Auschwitz.
Il suo migliore amico è Antonino, un ragazzino curioso, l’unico a cui Samuele ha confidato i dettagli della sua vita.
“Perché lui era molto vecchio e Antonino molto giovane. Erano a un passo. Erano uguali. Lui era la fine e il bambino l’inizio di un ciclo […] Poteva passare un testimone.”
Sarà proprio Antonino, acuto osservatore, a creare in Don Raffaele dubbi sulla morte del vecchio e a spingerlo ad indagare sulle reali cause del decesso, insieme alla sua perpetua, che ha orecchie ovunque.
L’artiglio del tempo di Anna Vera Viva, è il secondo romanzo di una serie e segue il primo lavoro dell’autrice Questioni di sangue.
A differenza del primo, che punta l’attenzione sul rapporto tra il prete e suo fratello Don Peppino, boss del rione, in questo secondo capitolo, la vicenda è imperniata sulle indagini di Don Raffaele che indagano su un possibile omicidio e sulla storia degli ebrei dal 1943.
Resta in ogni caso il richiamo del sangue tra i due fratelli, “quel vincolo strettissimo che si ribellava al destino e ai ruoli”.
Lo stile di narrazione di Anna Vera Viva è asciutto e serrato. L’autrice mescola passato e presente con intrecci appropriati e ambienta le sue storie sempre nel Rione Sanità che contribuisce a delineare l’animo dei suoi personaggi, veraci e spontanei.
Questa volta non è “questione di sangue”, è la ribellione alle ingiustizie, al razz ** ismo, all’intolleranza, sentimenti che Napoli ben conosce. È l’artiglio che affonda nel tempo e grida giustizia.
L’artiglio del tempo è frutto di studi approfonditi, portato avanti con la dovuta serietà, ma anche con quel pizzico di leggerezza, che contraddistingue l’animo del popolo napoletano e ne rende molto gradevole la lettura.
Una romanzo dalle tinte gialle, davvero piacevole!
M.