Titolo: Oliva Denaro

Autrice: Viola Ardone

Casa editrice: Einaudi

Genere: Narrativa italiana

Pagine: 312

 

Siamo in Sicilia nel 1960, Oliva ha quindici anni e vive in paesino dove tutti sanno e sparlano di tutti, dove i “maschi” hanno dei ruoli e dei privilegi non consentiti alle “femmine”.
Fin da bambina ad Oliva vengono imposti dalla madre, donna molto conformista, regole e comportamenti che una femmina deve adottare.
Il padre, uomo molto resistente alle difficoltà della vita, senza pregiudizi e molto silenzioso per carattere, riesce a stare sempre al fianco della ragazza, al momento giusto.

Dal giorno in cui ad Oliva arriva “il marchese”, la sua vita vira improvvisamente a 180°: non può più giocare con Saro, suo amico d’infanzia, non può più uscire con Liliana, sua migliore amica e figlia del comunista del paese.
Nonostante le rare uscite, Oliva viene adocchiata dal figlio di una famiglia influente del paese, che non accetta il rifiuto della ragazza.

Oliva Denaro è liberamente ispirato, anche se molto fedele, alla vera storia di Franca Viola, prima donna italiana, allora quindicenne, che rifiutò il matrimonio riparatore e sposò molti anni dopo un suo amico di infanzia.

Il romanzo è un denuncia alla violenza fisica, ed è un’accusa alla mediocre mentalità della società maschilista e patriarcale.

Raccontato in prima persona dalla protagonista per le prime tre parti del romanzo e dalla voce del padre che si alterna con quella di Oliva nella quarta parte, dopo un ventennio, e che spiega “cosa è successo”, Ardone riesce con molta intensità a trasmettere i sentimenti di Oliva e degli altri protagonisti di questa vicenda.

La lettura risulta scorrevole e il ritmo è scandito come un orologio, le parole usate sono pungenti ed incisive, senza mai cadere nel volgare, ma sempre con il garbo che contraddistingue l’autrice.

Il primo lavoro di Viola Ardone che ho amato è Il treno dei bambini, con il quale la scrittrice ha voluto tessere un filo di collegamento facendo negli ultimi capitoli materializzare la figura di Maddalena Criscuolo, anche qui presentata come attivista politica, più grande di alcuni anni , che continua a portare avanti le sue battaglie per l’approvazione delle leggi in favore delle donne.

Sicuramente consigliato, anche se in modo del tutto sincero e personale, ammetto di aver preferito “Il treno dei bambini”.

 

Buona lettura.

Marilena

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