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Quando una persona esibisce un tatuaggio desidera solitamente comunicare agli altri, attraverso il linguaggio dei simboli e delle immagini. Trasmettere tramite un’immagine ha la funzione di comunicazione immediata, senza il bisogno di aggiungere a questo un linguaggio parlato. Quindi  il tatuaggio fatto in posti del corpo più esposti, assume una dimensione pubblica. La scelta di un tatuaggio  nascosto, visibile solo in determinati momenti e solamente da determinate persone, ha sicuramente una forte valenza comunicativa ma, in questo caso, privata e selezionata. Spesso ha una valenza di comunicazione con il proprio io. Si desidera ricordare a se stessi qualcosa, un avvenimento, un proprio principio morale, un obiettivo. In ogni caso la principale motivazione del tatuarsi è un intento comunicativo. Alcune persone, invece, decidono di tatuarsi unicamente per scopi estetici e di tendenza. E’ scontato dire che saranno proprio queste le persone più propense a pentirsi della propria scelta in un successivo futuro, in quanto non essendoci una forte…

Il giorno del mio ottavo compleanno, mi fu regalato un diario segreto. Quella sera ho iniziato a scrivere la prima pagina di una storia… la mia storia… e ho continuato a scriverla per molti anni. Confidavo ciò che mi accadeva, i miei sentimenti, le mie emozioni, critiche e giudizi personali su ciò che mi circondava. Conservavo tra le sue pagine foto o immagini che ritenevo significative in quel determinato momento storico. Il mio diario era rigorosamente segreto, spesso chiuso con un lucchetto che chiudeva il mondo fuori dai miei pensieri, celandoli ad occhi indiscreti. Era proprio il segreto che aumentava il peso e l’importanza dei contenuti. Come me, tutte le persone che scrivevano un diario segreto tenevano molto alla sua segretezza. Ciò che mi regalava il diario segreto era la possibilità di pensare e scrivere tutto ciò che mi passava per la testa senza filtri, in maniera totalmente sincera, perché avevo la…

Il colore rosa non è sempre stato il colore che rappresenta il sesso femminile.  Prima del diciannovesimo secolo, infatti, il rosa era semplicemente un colore legato alle nascite e, di conseguenza, ai bambini di entrambi i sessi. Negli anni ’30 e ’40, plausibilmente seguendo le teorie legate alla sessualità di Freud, gli uomini iniziarono ad indossare rigorosamente colori scuri, mentre il rosa, colore chiaro e delicato, divenne il colore legato alle donne e alla femminilità. Secondo alcune teorie, esiste una psicologia dei colori, ad ogni colore si affida una sorta di potere psicologico e a chi lo predilige alcune caratteristiche caratteriali e psicologiche. Il Rosa è un colore che alleggerisce la mente, in grado di allontanare il pensiero negativo, allevia il dolore e la tristezza. In qualche modo legato all’innocenza, ci riporta a contatto con i nostri sentimenti,  associandolo alla dolcezza,  e  alla tenerezza. Il colore rosa sentimentalmente simboleggia la capacità di…

Hey Guys! Le origini della tradizione della Zucca di Halloween sono state tramandate per secoli a livello orale e mescolate con leggende popolari, infatti ne esistono svariate versioni. Vi racconto qui quella che pare sia la leggenda più famosa e accreditata e che risale all’ Irlanda del diciannovesimo secolo, dove era usanza intagliare verdure per esorcizzare il sovrannaturale. Secondo la misteriosa leggenda, Jack era un astuto e avaro fabbro irlandese, noto per la sua passione per l’alcol. Una sera, mentre si recava in una locanda per ubriacarsi, Jack lungo la sua strada incontrò il diavolo, pronto a rubargli l’anima. L’astuto uomo non si perse d’animo e convinse il demone a trasformarsi in una moneta affinché potesse, come ultimo desiderio, concedersi un’ultima bevuta. Il diavolo accettò e Jack prese quindi la moneta in questione e la infilò in tasca, di fianco a una croce d’argento, e così impedì al demone di riprendere le sue…

Hey Guys! Per noi Series Addicted il nome Blair Waldorf è una leggenda! Queen Bee (soprannome di Blair dal doppio significato di ape regina e Regina B.) adoratrice di Audrey Hepburn, detta legge nell’Upper East Side e decide chi è in e chi è out. Interpretata da Leighton Meester, Blair esce vincente per tutte le sei stagioni di Gossip Girl dal dualismo con la storica amica-rivale Serena Van der Woodsen (Blake Lively). Egocentrica, furba, orgogliosa e subdola ama stare al centro dell’attenzione e muovere le fila delle dinamiche Newyorkesi. Tagliente, snob e viziata, con il suo atteggiamento impositivo, Blair riesce a gestire quasi tutto e tutti, tutti tranne Chuck Bass, il suo grande amore e suo  alter ego maschile, che sposerà nell’ultima puntata della sesta serie con un matrimonio a sorpresa. Blair nonostante il suo atteggiamento ci ha fatto tifare per lei per tutta la durata di Gossip Girl e…

Cari “Giudicatori”, questo post è finalizzato a farvi finalmente comprendere cosa significa “scrivere un blog”! Avere un blog di qualsiasi natura ti dà la possibilità di esprimere la tua opinione su un argomento. Esistono tantissimi generi di blog, e all’interno di un blog di lifestyle, ad esempio, esistono tante tipologie di articoli, da quello più futile,  in cui si può chiacchierare sui trend del momento, a quello divertente, che serve “solo” a strappare un sorriso, che poi entrambi tanto inutili non sono, perché credo che in certi momenti della vita, strappare un sorriso o un momento di distrazione a qualcuno che magari si trova nel proprio letto, e non riesce a dormire a causa delle preoccupazioni e dei brutti pensieri che purtroppo la vita spesso riserva, non sia cosa da poco, anzi la considero una piccola conquista! Ci sono poi i cosiddetti “articoli impegnati”, in cui si disquisisce su cultura,…

Cara Cenerentola (o Cinderella come più spesso viene detto oggi!), ti scrivo questa lettera perché, a nome di tutte le donne, sento il bisogno di ringraziarti. Grazie perché hai fatto si che delle bambine “predestinate” di tutto il mondo,  che un tempo costringevano mamme, nonne e zie a leggere e rileggere innumerevoli volte la storia della tua vita, oggi sono donne che cercano compulsivamente “il grande amore”, che spesso alla soglia dei  40, aspettano ancora che  il principe azzurro sul cavallo bianco bussi alla loro porta (solo che oggi lo chiamano Mr. Big dato il significativo apporto di Carrie Bradshaw, e vola a Parigi su un aereo privato). Senza comprendere che il famigerato principe NON ESISTE!! Bisogna fermasi, scendere a compromessi e a volte “ragionare”. Grazie perché hai generato complessi in intere generazioni, perché i capelli della maggior parte delle bambine non erano biondo miele e soffici alla spazzola come…