Titolo: Strane creature

Autrice: Tracy Chevalier

Casa editrice: Neri Pozza

Genere: romanzo storico

Pagine: 288

 

Strane creature è  un romanzo storico,  basato su fatti realmente accaduti, ambientato nel sud dell’Inghilterra nel IXX secolo, racconta l’amicizia tra due donne Mary ed Elisabeth.

Mary Anning è stata la prima donna paleontologa.
Mary per vivere raccoglieva fossili, o come li chiamava lei “i ninnoli”, per poi rivenderli nella bottega di famiglia; era considerata una “bambina speciale”, in quanto, colpita da un fulmine quando era ancora in fasce, ne uscì indenne.

Mary era una donna forte e caparbia, autrice di numerose scoperte fondamentali per la paleontologia, tra cui i primi fossili di creature marine appartenenti all’epoca giurassica, scheletri di ittiosauri e plesiosauri.

Elisabeth invece apparteneva alla borghesia londinese e di trasferì a Lyme, con le sue sorelle, dopo la morte dei genitori.
La sua passione per la scienza e per i fossili la avvicinarono immediatamente alla piccola Mary che all’epoca del loro primo incontro era solo una bambina.

Entrambe donne indipendenti trascorsero anni a cercare di dimostrare la veridicità delle scoperte di Mary, arrivando ad opporsi anche alla chiesa, sostenendo la teoria dell’ “estinzione”.

Questo romanzo mi ha permesso di apprezzare la versatilità della Chevalier come scrittrice, mai uguale a se stessa.

La storia è meno avvincente rispetto ad altri romanzi dell’autrice, in quanto la scrittrice inserisce pochi elementi di fiction  per rimanere  abbastanza fedele alla realtà, proprio per questa caratteristica è molto interessante, tanto da spingermi durante la lettura a documentarmi sugli avvenimenti accaduti.

Ho apprezzato maggiormente il personaggio di Mary, che ho trovato più limpida e motivata rispetto ad Elisabeth, a volte troppo passiva per i miei gusti.
Altra figura che ho apprezzato tanto è Molly, la madre di Mary, una donna forte e volitiva che non si lascia intimidire dai ranghi o abbindolare dalle belle parole, capace di farsi rispettare in una società estremamente classista e sessista.

Uno dei punti forti del romanzo sono le descrizioni delle ambientazioni molto suggestive e caratterizzanti, capaci di far  sentire al lettore l’odore del mare e delle rocce della scogliera.

Unica nota negativa, l’estrema lunghezza dei capitoli, che hanno come protagoniste in maniera alternata le due donne, che rischia di mandare in affanno il lettore.

Consigliato agli amanti dei romanzi storici.

Marilena

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