Titolo: DAISY JONES & THE SIX

Autrice: Taylor Jenkins Reid

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Genere: Docu-narrativa

Pagine: 342

 

“Desideriamo tutti che ci venga offerto lo specchio giusto in cui guardarci.”

 

DAISY JONES & THE SIX è un romanzo Rock.

Leggendo questo romanzo, ho avuto la percezione di guardare un docufilm su uno storico gruppo rock, di quelli raccontati dalle voci di chi ha vissuto la storia da vicino.

Ed è proprio così che Taylor Jenkins Reid ha raccontato Daisy Jones & the Six.

Un romanzo corale a più voci narranti, non saprei nemmeno dire quante, dato che ho perso il conto dopo il primo capitolo.

Le voci cambiano a seconda dei protagonisti della scena.

Sicuramente è una scelta molto originale, non avevo mai letto un romanzo scritto utilizzando questa tecnica narrativa, strutturato come una lunghissima intervista sulla rivista Rolling Stones.

L’introspezione è molto alta per ogni personaggio, perché ogni personaggio racconta se stesso.

La storia è una di quelle storie rock, una di quelle storie che diventano leggenda, di quelle che non sai dove inizia e dove finisce la realtà per lasciare spazio alla fantasia generata dal mito.

Daisy Jones &  The Six, non è una storia vera, ma in un certo senso è come se lo fosse. È lo spaccato di un’epoca, raccontato dalla voce dei suoi protagonisti, i componenti della band, manager, amici, tutti hanno la loro versione dei fatti da svelare.

Il romanzo è una narrazione veritiera dell’universo musicale americano degli anni ‘70.

Per me, nata negli anni ‘80, i ‘70s sono sempre stati un mito nostalgico, qualcosa da osservare da lontano, ma non troppo, perché la distanza temporale era poca, si parlava ancora tantissimo del decennio appena finito, la maggior parte dei miti, di cui sentivo raccontare storie alla tv o sulle riviste, erano ancora tutti vivi e abbastanza giovani.

Forse chi è nato a distanza di decenni da quegli anni, legge questa storia con più stupore.

È stato come leggere una storia come quelle lette e ascoltate più volte in passato, se**o dr***a e Rock and roll, ma raccontata con più delicatezza, con più cuore.

Sicuramente una lettura godibile e scorrevole, a tratti estremamente cinematografica, a tratti leggermente ridondante nella prima parte.

Ho preferito di gran lunga la seconda parte del libro, più drammatica, passionale e per certi versi sentimentale.

Consiglio di leggere questo romanzo senza altissime aspettative, e di godervi i momenti inaspettati che vi saprà regalare, anche con un pizzico di commozione.

Mi sento di consigliare particolarmente l’ascolto dell’audiolibro, strutturato come un podcast a più voci, perché risulta davvero convincente e coinvolgente.

Ora sono pronta a guardare la trasposizione in serie tv su Prime video.

M.

 

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