Titolo: Castelli di Carte

Autore: Fabio Marelli

Editore: Do It Human

Genere: Narrativa

Pagine: 240

Formato: Cartaceo

“Avete mai provato a fare un castello con le carte? (…) Sembra impossibile, eppure riescono a stare in equilibrio. È un equilibrio precario, ma stanno su; poi basta un alito di vento, uno scossone dato accidentalmente, una distrazione, un imprevisto e viene giù tutto”

Recensione

Miei cari Booklovers,

continua, dopo Volevo essere Bionda (di cui trovate QUI la recensione) la mia collaborazione con la casa editrice Do It Human e oggi sono felice di recensire per voi Castelli di Carte, l’opera prima di Fabio Marelli.

Il libro racconta la storia di Fabio, un giovane impiegato che affronta un difficile percorso di vita, alla ricerca della sua vera identità e del coraggio di mostrarla agli altri senza paure e senza remore.

Fabio è un giovane impiegato, non soddisfatto del suo lavoro e della sua vita, con alle spalle una storia finita male con Barbara, una donna che un giorno, di punto in bianco, l’ha lasciato, senza troppe spiegazioni. Non ci vogliono molte pagine, però, prima di capire che in realtà al protagonista le ragazze non interessano: inizia così un lungo cammino alla scoperta di se stesso.

Fabio decide, infatti, di assecondare quella curiosità che ha sempre avvertito nei confronti degli uomini, quell’attrazione che non è mai riuscito a vivere del tutto e che ancora oggi lo porta a vivere sentendosi sempre incompleto. Le due vite di Fabio scorrono parallele e si incrociano sempre con grandi difficoltà e pregne di equivoci, in equilibrio instabile e fragile, come quello dei castelli di carte: da un lato c’è l’etero virile che instaura un’ambigua relazione con Lisa, la sua migliore amica, e finge di essere un latin lover; dall’altro c’è il vero Fabio, che si lascia andare con gli uomini che lo attraggono, ma mai del tutto, mai scegliendo di donare il suo cuore e mai amando al punto tale da viversi alla luce del sole.

Il personaggio di Fabio è molto complesso, con tutte le sue contraddizioni e le sue fragilità; ed è incredibilmente realistico, tanto da non suscitare sempre la comprensione e l’approvazione del lettore. Non è sempre facile entrare in empatia con quest’uomo che non sempre è coraggioso come ci si aspetta dal classico eroe positivo e perfetto di molti romanzi e che spesso pecca di egoismo, proprio nei confronti di chi meno lo merita, di chi davvero tiene a lui: Lisa.

Il rapporto tra Lisa e Fabio mi ha molto intrigato: lo stesso autore nei ringraziamenti fa riferimento ad una certa Lisa, che considera una sorella, e ai suoi diari, che l’hanno ispirato, facendo presupporre, quindi, che si tratti di una storia biografica. Dalle pagine del libro, in effetti, traspare il fortissimo affetto che il protagonista ha per questa donna che lo ama come non dovrebbe, che, confusa dalla natura del loro legame, non vive la sua vita nell’attesa che l’interesse del suo migliore amico muti. È il personaggio di Lisa, in effetti, a cui riusciamo più facilmente a voler bene.

Lo stile di Fabio Marelli è fluido e il ritmo della narrazione è serrato. Incisive, nel corso del racconto, sono le descrizioni delle emozioni del protagonista che si mette a nudo e che, nonostante non riesca a vivere la sua vita come vorrebbe e a rivelarsi al 100% con nessuna delle persone che ne fanno parte (di nessuna delle sue due vite), riesce a far percepire al lettore tutte le sue emozioni, le sue perplessità e la sua confusione.

Il libro racconta la storia di un uomo che accetta se stesso e ne racconta le difficoltà e i traballamenti, le paure e gli ostacoli, spesso dettati dal timore di cosa potrebbe succedere, ancor prima che ciò avvenga.

Consigliato a chi ha voglia di immergersi in un romanzo di crescita.

Buona lettura,

Marilena’s J.

Fabio Marelli

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