Titolo: I nomi epiceni

Autrice: Amélie Nothomb

Casa editrice: Voland

Genere: Narrativa

Pagine: 109

 

“La persona che ama è sempre la più forte”

Questo è l’assunto che Amélie Nothomb vuole dimostrare nel suo romanzo “I nomi epiceni”.

In questa storia lunga trent’anni c’è odio, vendetta, dolore e abbandono, tutto scaturito dall’amore, un amore nero.

Tutto ha  inizio negli anni ‘70 quando Dominique incontra Claude su una terrazza a Brest. Quell’uomo misterioso, così sicuro di sé, le dice che lei un giorno diventerà sua moglie. La previsione si avvera e di lì a pochi mesi i due ragazzi convolano a nozze.

Dominique inizia a provare per Claude un sentimento sempre più forte, ma allo stesso tempo si sente una moglie inadeguata, i due infatti per lungo tempo non riescono a concepire il figlio che entrambi tanto desiderano, tanto da diventare per Claude una vera ossessione. Ma quando questo desiderio ossessivo diventa una realtà, tutto cambia.

La domanda che perseguita il lettore è “Perché?”

Claude è sin dalla prima pagina di questo racconto un personaggio ambiguo ai limiti del sinistro, Dominique al contrario fin troppo limpida e prevedibile, fa venire una gran voglia di scuoterla per metterla in guardia da quel suo atteggiamento estremamente fiducioso nel prossimo.

Ho terminato “I nomi epiceni” da qualche giorno e rientra nella categoria di libri che devono “decantare” prima di poterne parlare con il giusto distacco.

Rispetto ai precedenti romanzi che ho letto di Amélie Nothomb, ha sicuramente una trama più semplice, ma la difficoltà è stata proprio questa, è una storia che potrebbe succedere a chiunque, ma non è una storia qualunque.

Denso di emozioni, che Nothomb come sempre trasmette in modo magistralmente intenso, questo romanzo indaga l’animo umano e mostra fin dove può spingere un desiderio di vendetta. Ma soprattutto cosa si prova quando quella vendetta è stata attuata? Il carnefice rischia di diventare vittima di se stesso.

Buona lettura.

M.

Write A Comment