Titolo: I venti di sabbia

Autrice: Kristin Hannah

Casa Editrice: Mondadori

Genere: Narrativa Americana

Pagine: 444

 

“Il cielo era talmente grigio che avrebbe potuto soffocare un’anima”

 

America 1934. Protagonista di questo romanzo la Grande Depressione.

La storia si srotola tra Texas e California. La siccità ha distrutto le Grandi Pianure e il clima insalubre delle tempeste di sabbia,  causa polmoniti soprattutto nei bambini.

In questo tempo, Elsa Martinelli, giovane donna, abbandonata prima dalla sua benestante famiglia d’origine, e poi dal marito, cerca di mettere in salvo in suoi figli Loreda e Ant, anche a costo di anni di privazioni e pesanti sacrifici fisici e psicologici.

Kristin Hannah, tocca temi estremamente forti, la violenza, la discriminazione, la povertà e l’umiliazione psicologica, ambientando il romanzo in una pagina di storia moderna degli Stati Uniti, in cui alcuni Americani erano trattati da stranieri nella loro stessa terra.

Ho molto amato i precedenti lavori di K Hannah, “L’Usignolo” e “ Il grande inverno”, quindi mi sono avvicinata con alte aspettative a questo libro, per rimanerne delusa.

Ho fatto fatica a leggere la parte centrale del romanzo, lenta ed estremamente ridondante nelle descrizioni.

La scrittura è chiara e scorrevole, ma non mi ha coinvolta come nei suoi precedenti romanzi.

La storia si anima solo nelle ultime cento pagine, ma il finale toglie ogni speranza, lasciando nel mio animo solo desolazione per la mancanza di ogni prospettiva di riscatto individuale e sociale.

Purtroppo, con grande rammarico non sono riuscita ad apprezzare a pieno questo libro.

Marilena 

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