Titolo: L’arte dell’henné a Jaipur

          Autrice: Alka Joshi

Casa editrice: Neri Pozza

Genere: Narrativa orientale

Pagine: 383

 

Jaipur, India, 1955

Opulento e misterioso, L’arte dell’henné a Jaipur di Alka Joshi, ha il profumo del chai allo zenzero, dei biscotti alla cannella e chiodi di garofano.

Questo romanzo, ha il colore della curcuma mista allo zafferano, e ti accompagna in punta di piedi nella vita di Lakshmi Shastri.

Inizialmente sembra restia a farti entrare nei suoi sentimenti, può apparire quasi una donna calcolatrice, ma poi inizi a tifare per i suoi successi, ottenuti sempre sacrificando qualcosa, di materiale o non.

La sua immediata generosità e fiducia nei confronti di sua sorella Rahda conosciuta solo dopo 13 anni dalla sua nascita, di cui Lakshmi non era a conoscenza, la premura nei confronti di Malik, il ragazzino che le fa da aiutante, e l’incapacità di provare odio per chi l’ha ferita nel corpo e nell’anima, il suo costante bisogno di amore e di approvazione, tradiscono la sua vera natura, celata dietro il suo sari intessuto di orgoglio.

Lakshmi si guadagna da vivere come pittrice di henné, disegnando capolavori sul corpo delle ricche signore di Jaipur, e preparando per loro tisane “miracolose”.

Questo romanzo scivola giù come un chai bollente, aromatizzato alla vaniglia con una punta di zenzero, e crea dipendenza durante la lettura.

L’aria di mistero che lo avvolge si svela pagina dopo pagina.

In questa storia nulla è mai scontato e ho amato molto l’introspezione espressa dai pensieri di Lakshmi, la narrazione è sempre in prima persona.

Il romanzo trova il suo fulcro nel legami, cupo e luminoso allo stesso tempo, alterna momenti disperati a momenti di grande gioia speranza. Una storia toccante e commovente, l’ho terminato con gli occhi lucidi.

Ho trovato estremamente interessante e attento il punto di vista che offre sulla cultura Indiana degli anni ’50 e sulle usanze e tradizione dell’epoca e il glossario di termini indi in appendice è un valore aggiunto.

Ho scoperto che esiste un seguito “La custode dei segreti di Jaipur”, lo leggerò sicuramente.

 

M.

 

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