Titolo: Come uccidono le brave ragazze

Autrice: Holly Jackson

Casa editrice: Rizzoli

Genere: Mystery

Pagine: 463

L’80% delle persone scomparse vengono ritrovate entro 24 ore. Il 97% vengono ritrovate entro la prima settimana. Il 99% dei casi viene risolto entro l’anno. Resta un 1%.

 

Little Kilton. Inghilterra. Pippa ha diciassette anni e sta preparando la domanda per entrare al College.

Cinque anni prima nella cittadina di provincia dove abita la ragazza si è consumato un omicidio.
Andie Bell, anche lei, all’epoca, all’ultimo anno di liceo, viene uccisa, o meglio… scompare.

Immediatamente l’accusa cade  sul fidanzato Sal, per mancanza di un alibi, e a conferma della sua colpevolezza, a distanza di pochi giorni dalla scomparsa, viene trovato morto suicida nel bosco.

Dopo cinque anni, Pippa deve scegliere un tema per il compito del diploma che la porterà dritta in uno dei college più prestigiosi della Gran Bretagna, e decide di riportare alla luce la vicenda, ma non come è stata raccontata, Pip vuole dimostrare l’innocenza di Sal, secondo la ragazza infatti l’assassino di Andie si aggira ancora per le strade di Kilton e si renderà conto presto che probabilmente non si sbaglia.

L’ambientazione è tipicamente inglese, il bosco ha un ruolo determinante nella storia e contribuisce ad un’atmosfera cupa e misteriosa.

“Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson riporta con forza alla mente storia e dinamiche del best seller e serie tv Pretty Little Liars (una delle mie serie del cuore).

Una diciassettenne che ha la maturità di una trentenne che si imbatte, con l’aiuto di un ventenne, il fratello di Sal, nella risoluzione di un omicidio, la piccola cittadina di provincia che somiglia in ogni suo angolo a Rosewood; Andie la ragazza scomparsa ha la fisicità e il carattere da bulla di Alison, e per questo in pochi piangono la sua scomparsa.

Uno degli indizi iniziali che guiderà Pip sarà la scoperta della frequentazione di Andie con una persona più grande e poi dulcis in fundo abbiamo dei “ messaggi da Sconosciuto” che ricordano molto da vicino “A”.

In Pippa ho ritrovato l’aspetto di Aria, l’acume di Spencer e l’audacia di Hannah.

Beh è proprio tutto questo amarcord e la nostalgia che provo per le Liars che mi ha fatto adorare questo mystery che presto diventerà una serie tv.

Se avete amato anche voi PLL non potete non leggerlo!

Molto carina l’idea di riportare graficamente nel libro gli schermi creati da Pippa sui suoi appunti e sulla “bacheca dell’omicidio”.

La narrazione è in terza persona alternata a pagine del Diario di lavoro di Pip, scritto in prima persona.

I capitoli sono molto brevi e aiutano la fluidità della lettura.

Conto di leggere sicuramente il seguito appena pubblicato da Rizzoli.

Buona lettura.

M.

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